Niente di nuovo sotto al sole….

E’ il caso di dirlo. A meno che non si sia amanti sfrenati del caldo opprimente, c’è poco da gioire. Nessuna novità in vista, se non un aumento del caldo.

L’anticiclone africano non ha nessuna intenzione, purtroppo, mi permetto di annotare io, di tornare da dove è venuto. Ha la situazione in pugno e detterà legge ancora per almeno una settimana.

Vediamo, per esempio, come ancora giovedì prossimo, 23 luglio 2015, l’Italia sia ancora sotto il tiro delle correnti calde provenienti dall’Africa:
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L’asse dell’anticiclone è più inclinato, segno questo che la figura barica si sta muovendo sotto la spinta delle correnti atlantiche. Vedremo se e quando queste ultime riusciranno a sconfiggere il bestione che tanto caldo e disagio ci sta portando.

Al di là dei titoloni roboanti che si leggono un po’ ovunque, va detto che anche se queste temperature negli ultimi anni si sono fatte più frequenti, tutto ciò NON è normale per il nostro paese. Certamente le incursioni africane ci sono sempre state, ma erano molto meno frequenti e, soprattutto, non erano così durature. Negli ultimi decenni da ricordare, proprio come eventi, i picchi del 1983 e del 2003, due estati che hanno battuto tutti i record. Record che ora il 2015 sta insidiando.

Oggi la nostra stazione di viale Pavia, a Lodi, ha registrato una temperatura minima di +25.6° e una massima di +35.3° (Casale +35.4° e Codogno ben +37.1°): questo significa rispettivamente circa 7/8 gradi oltre le temperature medie per le minime e +5 gradi per le massime. Queste differenze in positivo ripetute per un periodo lungo come nel caso di questo luglio, sono una vera e propria enormità. E direi che ce ne rendiamo conto benissimo tutti sentendo giornalmente la fatica di fare qualsiasi cosa con queste temperature.

Che dire d’altro? Stringiamo i denti e tiriamo avanti, sperando che chi farà la prossima analisi, domenica sera, abbia notizie migliori per tutti noi.


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